Programma serata 26 settembre 2020

Programma 26 settembre Alla scoperta dei mari e dei crateri della Luna. Il cielo della serata e osservazione dei pianeti Escursione alla scogliera corallina Cretacica di Rocca di Cave “Attraverso 100 milioni di anni” h 15.30-17 Nel territorio comunale di Rocca di Cave, si rinvengono numerosi affioramenti fossiliferi, la cui età risale a un intervallo compreso fra 95-20 milioni di anni fa (Periodi Cretacico Superiore-Miocene). Di particolare rilievo le esposizioni lungo la via Genazzano, che risalgono all'età Turoniana (circa 93-88 milioni di anni fà). Si tratta di tre principali affioramenti, lungo un percorso di circa 1 km, comprendenti resti di molluschi, spugne, coralli, appartenenti a specie in gran parte estinte alla fine dell'Era Cretacica. Una guida esperta, con l'aiuto di disegni e schemi, consente ai visitatori il riconoscimento dei fossili e dell'antico ambiente marino, insieme all’osservazione delle forme carsiche del territorio. Planetario (Via di Colle Pozzo,1) h 17.30-19 Parte introduttiva: Costellazioni e pianeti del giorno. : “La Luna tra Mito e Scienza (parte II)” Le prime osservazioni dell'Umanità verso la volta celeste, sono state rivolte alla Luna. Numerosi reperti paletnografici, fino dal Paleolitico superiore, sono stati interpretati come primitivi calendari lunari. Dal VI millennio A.C., particolarmente nella regione mediterranea e nell’Europa settentrionale si diffusero le prime imponenti realizzazioni architettoniche della cosiddetta cultura megalitica. Popolazioni sparse in una vasta area, dall'Europa settentrionale all'Africa settentrionale, hanno lasciato testimonianze archeologiche, quali cerchi di pietre, menhir, dollmen. Sicuramente alcune di queste opere, come per esempio, Stonehenge in Britannia (III millennio AC), Carnac nella Bretagna (VI millennio AC, avevano precisi orientamenti astronomici, rivolti a seguire nel corso dell'anno i movimenti del Sole, della Luna e di stelle notevoli, e forse a predire il prodigioso fenomeno delle eclissi Nel mediterraneo antico, i greci videro nella Luna le tre divinità di Artemide, Selene e Ecate, associate alle fasi di luna crescente, piena e nuova, ispirando, poeti, scrittori e artisti. Sempre i greci, dal VI secolo A.C., prima nella Ionia e quindi in Atene e altre città, posero le basi del pensiero scientifico, indagando i cicli periodici del nostro satellite e misurando la sua distanza e dimensione. Importanti osservazioni sulle maree, collegarono l’azione del satellite sulle acque e posero le basi per dimostrare la reciproca azione a distanza dei corpi celesti, la forza di gravità. Studiando il fenomeno delle maree, Ipparco di Nicea, ipotizzò per primo, l’esistenza di un continente infraoceanico, che oggi chiamiamo America. Serata osservativa di sabato 19 settembre “”Alla scoperta dei mari e dei crateri della Luna. Il cielo della serata e osservazione dei pianeti h 21-23.30 La serata è dedicata alla conoscenza del cielo d’inizio autunno. Verso le 21, il Capricorno e l'Aquila sono al meridiano, le altre due costellazioni del triangolo estivo, il Cigno e la Lira si stagliano dallo zenith verso Sudovest . Osservando a sudest si identificano le stelle a forma di Y, che disegnano l'anfora dell'Acquario, e che annunciano lo zodiaco dell'Autunno. La costellazione insieme a quelle del Capricorno, della Balena e dei Pesci, costituiva la cosiddetta regione delle Acque celesti, annunciando l’arrivo delle piogge autunnali. Nella costellazione di Andromeda, “la principessa incatenata” della mitologia classica, l’occhio umano penetra nello spazio profondo, fino a vedere una tenue nube la cui luce proviene da oltre due milioni di anni luce di distanza, la Galassia di Andromeda. Alta verso nordest Cassiopea, i cui allineamenti stellari guidano al riconoscimento di altri disegni celesti: l'arco del Perseo, con Algol (la testa di Medusa nella tradizione classica), una brillante stella rossa, la prima variabile a eclisse, a essere scoperta ( J.Goodricke, 1793), le adiacenti costellazioni di Andromeda e Pegaso. Sotto la cintura di Andromeda, il disegno facilmente identificabile, dell'Ariete celeste. In basso sotto l’arco del Perseo, la brillante Capella nell’Auriga. Guardando verso Nord si stagliano le costellazioni circumpolari, con l'Orsa Maggiore bassa sull'orizzonte nord, e Il Drago, Cefeo e Cassiopea alte verso nordest, Tra gli oggetti di “cielo profondo”, sono osservabili, le nebulose planetarie M57 e M27, in Lira e Freccia, l'ammasso globulare M15 in Pegaso, la galassia M31 in Andromeda, gli ammassi aperti M52 in Cassiopea, M38 in Auriga, l’ammasso doppio nel Perseo. Per i pianeti, a inizio serata, sono ben visibili al meridiano Giove con mag.-2,4, e Saturno mag. 0,4, al confine fra il Sagittario e il Capricorno. Dalle 23, sarà visibile sullo sfondo dei Pesci, Marte, con mag.-2,4, eguaglia la luminosità di Giove, quasi alla minima distanza dal nostro pianeta. La Luna è all’ottavo giorno della lunazione. Sono osservabili sul lato orientale, i mari della Fecondità, Tranquillità, Serenità e delle Crisi.