DAG 670: UN FRAMMENTO DELLA SUPERFICIE DI MARTE

I deserti della Terra a lungo rimasti inesplorati, sono stati sovente considerati terre misteriose ricche di tesori perduti. Numerose generazioni di avventurieri e esploratori hanno percorso lande inospitali spesso ispirati da visioni di rari e preziosi ritrovamenti, calpestando la sabbia e le rocce dei deserti. Ma nessuna fantasia ispiratrice avrebbe potuto suggerire a quegli antichi cercatori e viaggiatori che gli oggetti più preziosi da trovare non erano splendidi manufatti di preziosi metalli, ma rocce scure e ruvide del tutto simili alle pietre taglienti che costituiscono le sconfinate distese dei deserti rocciosi. Poche rocce ricoperte dalla nera patina di fusione delle meteoriti sono state trovate qui e lì, dai moderni esploratori che percorrono i deserti con l’occhio alla ricerca dei nuovi tesori: le rocce che vengono da altri mondi.

Nel deserto libico, in una località chiamata Dar Al Ghani sono stati riconosciuti nel 1999 tre frammenti di una roccia simile al comune basalto terrestre, che le analisi isotopiche hanno confermato provenire dal pianeta Marte. I geologi hanno riconosciuto scuri cristalli di olivina nella pasta di fondo costituita da pirosseni e altri minerali. Si tratta probabilmente di una roccia effusa da fenditure vulcaniche sulla superficie del Pianeta Rosso almeno 2000 milioni di anni fa.
(cm 2,6 x 2,0)

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